Giovanili:
En plein di promozioni ai regionali

En plein per il settore giovanile della Brianza Cernusco Merate, capace di qualificare tutte le sue quattro squadre impegnate nei campionati provinciali a quelli regionali che prenderanno il via nel nuovo anno. Protagonisti dell’ottima fase autunnale della stagione sono gli Allievi del 2001 allenati da Giorgio Capello, gli Allievi ’02 di Roberto Specchio, i Giovanissimi ’03 di Francesco Colace e i Giovanissimi ’04 di Cristian Corti, ovvero tutte le categorie la cui attività prevede una promozione nell’arco della stessa annata sportiva.

Giuseppe Butti, responsabile del settore giovanile gialloblu, non può che essere soddisfatto: «Si, siamo contenti, i meriti vanno suddivisi tra società, allenatori e ovviamente i ragazzi. Siamo solo all’inizio di un lungo percorso di crescita che ci porterà ad avere un settore giovanile ben strutturato. Il merito è sicuramente nostro ma, mi spiace dirlo, c’è anche un po’ di demerito degli altri, poiché si vedono in giro società totalmente prive di organizzazione. Il discorso è molto complesso e riguarda anche come sono strutturati i campionati. Non ha senso a queste età parlare di promozioni e retrocessioni. Così come non ne ha fare una prima fase autunnale nella quale si vedono partite finire 15-0. La Federazione dovrebbe assumersi l’incarico di organizzare dei gironi equilibrati fin da inizio stagione e non solo in primavera, altrimenti nei primi tre mesi le partite servono a poco e i ragazzi non crescono, sia quelli che vincono che quelli che perdono intendo».

Brianza Cernusco Merate che, con lo stesso Butti, ha intrapreso nella passata stagione un nuovo percorso per far crescere i propri ragazzi, puntando non solamente ai risultati sul campo, che diventano la conseguenza del lavoro fatto, ma soprattutto sul migliorare le qualità di ogni singolo tesserato, mettendo i ragazzi al centro del progetto. Un percorso lungo, ma che sta già iniziando a dare risultati: «Non possiamo che essere soddisfatti, ora ci giocheremo queste fasi regionali con il solo unico obiettivo che abbiamo sempre, ovvero migliorare il livello dei ragazzi. In particolar modo se i 2001 e 2003 riusciranno a vincere il loro campionato, l’anno prossimo chi subentrerà a loro, ovvero i ’02 e ’04, giocheranno i campionati regionali fin da settembre. Se ci pensiamo anche questo non è proprio giustissimo, perché i ragazzi di un’annata vincono ma poi non possono usufruire della vittoria l’anno dopo, in quanto a farlo sono i loro compagni nati un anno più tardi. Si parla tanto di dover migliorare i settori giovanili italiani, ma per farlo c’è bisogno che a capo di tutto il sistema ci siano ex giocatori o allenatori che conoscano davvero il calcio e abbiano il coraggio di intraprendere riforme importanti» conclude Butti.