Eccellenza:
una parata che può valere una stagione

A volte può bastare una singola parata per lasciare la propria impronta su un’intera stagione. Questa parata Andrea Salvi l’ha compiuta ieri pomeriggio, al 40′ del primo tempo di NibionnOggiono-Brianza Cernusco Merate, neutralizzando il calcio di rigore calciato da Sulis e che avrebbe potuto spianare la strada ai padroni di casa verso il successo nel derby lecchese di giornata.

Andrea, portiere classe ’99 della Juniores meratese allenata da Andrea Milani, aveva già esordito in Eccellenza giocando titolare lo scorso 10 dicembre, in occasione del match interno vinto contro il Mapello per 1-0. Ieri, come nelle ultime uscite, è stato portato in panchina da Sandro Barbieri per fare da riserva al titolare Fabio Dosoli, con Teo Maino ancora fuori per infortunio. Al 40′ lo stesso Dosoli esce sull’attaccante di casa Sulis lanciato a tu per tu e finisce con il commettere fallo. Il signor Stabile di Padova non ha dubbi e fischia la massima punizione a favore dei locali, espellendo l’estremo difensore ospite.

«Mi sono trovato un po’ spiazzato perchè secondo me non era neanche un fallo da espulsione. – Commenta Andrea – Non ho neanche fatto in tempo a rendermi conto di quello che era successo che mi sono trovato in porta. Non conosco Sulis e non sapevo come avrebbe tirato. Nei rigori la fortuna è una componente fondamentale e mi è andata bene, anche se in passato avevo già respinto alcuni tiri dagli undici metri». Salvi è al suo primo anno in maglia gialloblù, dopo aver militato nel Renate per cinque stagione, passando poi l’anno scorso alla CasateseRogoredo, dove ha conosciuto mister Milani: «Se devo fare una dedica in particolare per questa parata la faccio proprio a lui e al suo vice Omar, perché questa estate mi ha convinto a passare alla Brianza e senza di lui ora non sarei qui».

Con Salvi in porta sono arrivati quattro punti in due partite, ed il giovane portiere è diventato un vero e proprio amuleto portafortuna per i gialloblù: «Spero più che altro che questo punto possa poi servire alla lunga per raggiungere quello che è il nostro obiettivo» conclude Andrea.

(grazie a Zalaphotosports67 Andrea Binda per la foto)